FIERA di SAN MARCO
Questa manifestazione, ha ottenuto dal 2006 , la qualifica di Fiera Regionale ed è caratterizzata, tra l'altro, dall'ecosostenibilità di Agenda 21 il progetto ambientale e sovracomunale che mira a garantire il progresso economico e sociale, il rispetto della natura e dell’ambiente e dallo scenario storico folcloristico offerto dall'Insubria Festival che da otto anni è legato alla Fiera di San Marco, portando un tocco di storia dei nostri antenati, di manifestazioni popolari, di folclore, di musica e balli e, come se non bastasse, anche una simulazione di battaglia fedelmente riprodotta nei particolari del tempo.
Ogni edizione vede un completamento di programma che generalmente prevede momenti ludici, culturali, musicali in grado di regalare una vetrina per tutte le fasce d'età. Fiera mercato ed esposizione di hobbisti : la passata edizione ha visto la partecipazione di oltre 150 espositori provenienti da ogni regione. Stand dedicati all'attività delle associazioni e dei commercianti locali. Mostre di pittura e fotografiche con esposizione e premiazione delle opere. Gioco a 4 zampe, porta il tuo cane a divertirsi nel Parco Ghiotti. Gare organizzate dalle associzioni sportive: Tornei di calcio e di tennis. Esposizione auto d'epoca. Per concludere alla sera Fontane danzanti Acqua-Fuoco.
Non mancano naturalmente interi spazi dedicati a giochi, gonfiabili e luna park dedicati ai più piccoli oltre ad un simpatico Mago nel cortile del Municipio. Spettacoli musicali di ogni genere dal folk lombardo alle musiche irlandesi.
L'evento ha eco in tutto il territorio e vede l’avvicendarsi di oltre 25.000 persone.
FIERA DI SAN MARCO - EDIZIONE ANNO 2018
Manifesto corteo 73° Anniversario della Liberazione
Discorso del Sindaco in occasione della Commemorazione del 25 Aprile 2016 "71° Anniversario della Liberazione"
L’occasione della commemorazione del 25 aprile, giorno in cui finiva l’assurda guerra civile in Italia e che metteva la parola fine agli anni del secondo conflitto mondiale, che tanto ha martoriato il nostro paese, ci deve far riflettere sul significato che oggi questa giornata ha, e a quanto essa sia attuale, vista la sempre più scarsa partecipazione dei cittadini. E’ necessario ripensarla, ridarle la giusta dignità, coinvolgendo in maniera diversa la popolazione. E’ un obbligo farlo.
Ritengo che questa manifestazione non possa più essere individuata come quella della vittoria degli uni sugli altri, ma bensì come quella della ritrovata libertà e si possa togliere, a questa ricorrenza, il carattere di contrapposizione che una certa cultura le ha dato e che ancora divide piuttosto che unire.
Sono convinto che i tempi siano maturi per superare ogni pregiudizio di una parte sull’altra e che alcune polemiche del passato possano essere definitivamente abbandonate.
E con questo non voglio dire che c’è equivalenza possibile tra la parte che allora sosteneva gli occupanti nazisti e la parte invece che ha lottato per la pace, l’indipendenza e la libertà.
Ma che il tanto sangue versato non ha colore, e che in una guerra fratricida non ci sono né vincitori né vinti.
Per me i veri vincitori furono gli italiani che, superando ogni steccato ideologico, dal giorno dopo iniziarono pensare al futuro del paese, alla sua ricostruzione, e al futuro dei loro figli, al nostro futuro.
Lo spirito che ci deve accomunare nel celebrare il 25 aprile, che da Festa della Liberazione dovrebbe diventare Festa della Libertà, è quello del superamento da ogni divisione sorta sul terreno liberticida dell’ideologia, dell’odio e della faziosità.
La libertà va difesa giorno per giorno: ancora oggi esistono persone che non sempre agiscono nel rispetto di essa e della democrazia, e tutti noi dobbiamo tenere sempre gli occhi ben aperti se vogliamo custodire questo bene prezioso. Solo così renderemo veramente omaggio a chi, per donarcelo, ha perso la vita combattendo.
Il sindaco Massimo Olivares
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